Mercoledì 5 ottobre 2011, alle ore 20, nella Chiesa di San Marcellino e Festo (Largo San Marcellino ? Napoli)
Alessandro Scarlatti ? Ente Morale dà inizio alle attività 2011/2012 inaugurando il nuovo progetto SCARLATTILAB in collaborazione con i Conservatori di Napoli, Bari e Cosenza e con la direzione artistica e musicale di Antonio Florio e Dinko Fabris.?Questo progetto vede giovani cantanti e strumentisti dei conservatori del sud ? già vincitori di un concorso nazionale ? venire alla ribalta nel realizzare raffinati programmi di musica barocca, spesso inedita, costruiti intorno a loro.?In questo primo appuntamento, fuori abbonamento, sarà eseguita la ricostruzione di una festa da ballo del 1620. “La più antica associazione meridionale di concerti ? dice Dinko Fabris, il primo italiano nominato Presidente della Società Internazionale di Musicologia ? si unisce all?istituzione che ha raccolto l?eredità degli antichi quattro conservatori di musica napoletani, il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, e ai Turchini di Antonio Florio, il complesso che da 25 anni porta in tutto il mondo i tesori musicali della Napoli barocca, per dar vita ad un laboratorio innovativo e unico in Italia. L?idea è in apparenza semplice: utilizzare il medesimo metodo didattico sul quale si basavano i primi conservatori musicali di Napoli nel Sei e Settecento partendo dalle composizioni più popolari del passato,come villanelle, arie, danze per consentire un apprendimento piacevole e sistematico dei “segreti” della interpretazione musicale, in larga parte improvvisativa.?In questa edizione del progetto ScarlattiLab, sono stati progettati tre momenti che mantengono esattamente le caratteristiche che abbiamo descritto. Si parte dalla ricostruzione di una “Festa a Ballo”, una delle tante che allietavano annualmente le serata del Palazzo vicereale di Napoli durante l?epoca che precedette la rivoluzione di Masaniello. Mentre della maggior parte possediamo descrizioni e libretti ma si sono perse le musiche, resta fortunatamente integra la partitura del festino organizzato nel 1620 a Palazzo con il titolo di Delizie di Posillipo, boscarecce e marittime, con musiche tra gli altri del maestro della Cappella reale Giovanni Maria Trabaci. Nel programma sono inserite alcune laude, com?erano cantate dagli stessi allievi dei conservatori secenteschi riuniti per le strade della città in “frottole”, per ricordare il più naturale contraltare spirituale di queste feste di corte riservate alla nobiltà napoletana, ma anch?esse animate dagli stessi musicisti.”